Sono nata a Vernasso, un piccolo paesino di campagna in provincia di Udine.   La montagna è stata da subito una delle mie migliori amiche e compagna di giochi.  Fin da bambina amavo camminare nel bosco, o lungo il fiume, raccogliere pietre, creare i miei simboli sacri.   

Ogni esperienza assumeva i tratti di magia, riuscivo a sentire il mio mondo interiore in profonda connessione e armonia con gli elementi. È stato proprio quel vivere circondata dalla natura che mi ha portata spontaneamente ad indagare lo spazio interiore della mia immaginazione.     

Ed è stato sempre da bambina, all’età di quattro anni, che ho iniziato a sperimentare anche lo spazio fisico attraverso la danza classica.  Ricordo ancora il primo saggio, con il mio tutù rosa, interpretavo un piumino di cipria! Crescendo ho iniziato a usare le scarpette a punta e a sostenere gli esami alla Royal Accademy of Dancing  (RAD) di Londra, fino alla certificazione professionale di secondo livello.  È stata una grande passione la danza, ma anche un’insegnante di vita severa, che mi ha accompagnata negli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, e che mi ha permesso di sviluppare con consapevolezza e creatività il rapporto con il mio corpo.    

Ho sempre dato voce al mio mondo interiore e alla mia immaginazione scrivendo.   Sin da piccola affidavo le parole a piccoli pezzetti di carta, che piano piano prendevano forma. Sognavo di diventare una scrittrice.    E anche se quel desiderio è rimasto in un cassetto, la passione per la scrittura e il profondo desiderio di verità mi hanno portato a intraprendere gli studi in giurisprudenza. Così mi sono trasferita a Parma.    

La pratica delle asana è entrata nella mia vita proprio durante l’Università, quando ho cambiato città.  In fondo, quella profonda connessione con me stessa e la natura, che avevo sperimentato da bambina, continuava ad esistere e iniziava a prendere forme diverse.  Ma dopo anni di pratica in autonomia, facilitata dalla consapevolezza del corpo che proveniva dalla danza, è stato a Milano che ho iniziato a seguire degli insegnanti di yoga.  

Qui mi ero trasferita per motivi professionali: ho lavorato per grandi studi legali in questi anni, ottenendo soddisfazioni personali e consolidando l’idea che fosse quello il mio posto.    

Con il tempo, però, ho iniziato a sentire che quello spazio era disallineato rispetto alla mia identità.   

Anche il mio corpo lo sentiva, e aveva iniziato a manifestare chiari segnali, fino ad investire il mio stesso sistema immunitario.  

Questa nuova consapevolezza rendeva necessario un cambiamento.   

Il mio corpo doveva reagire, dovevo tornare a me, e a tutto quello che conoscevo sin da bambina.  Ho ricominciato a stare in Natura.  

Le lunghe camminate in montagna piano piano si sono trasformate in scalate, che mi hanno permesso di raggiungere spazi di silenzio, di potenza e di libertà. 

La Natura aiuta a vedere tutto da una prospettiva diversa.  

Con questa riscoperta, ho iniziato a realizzare che il mio Posto è in uno spazio aperto, di connessione, di creatività, in cui portare tutte le mie passioni e la mia Verità.